Caerleon, una possibile Camelot?

Una, nessuna, centomila

La geografia dei luoghi arturiani è un complicato mix fra luoghi reali e luoghi mitici. Fra questi spicca Camelot, ma anche Caerleon, Chester, Logres e Winchester; luoghi reali e luoghi immaginari che si candidano a essere le principali città dei Cavalieri della Tavola rotonda.
Quello riguardante l’ubicazione del quartier generale di re Artù è uno dei misteri più complicati da risolvere quando si parla di Materia di Bretagna; senza dimenticare che ci riferiamo ad un personaggio meta-storico, quasi sicuramente non esistito, è interessante notare come i vari autori abbiano sentito l’esigenza di mantenere lo stesso quartier generale dei loro predecessori o di cambiarlo completamente. Questo perché nei secoli la figura di Artù ottenne delle sfumature politiche da non sottovalutare. Possedere nel proprio territorio qualcosa legato al mitico re era garanzia di prestigio nazionale.

Carlisle
Le mura di Carlisle in Cumbria, nel Nord dell’Inghilterra.

Per molti la principale città di Artù sarebbe la famosissima Camelot, probabilmente la più conosciuta città arturiana, tuttavia non esiste alcun sito con questo nome, né niente che sembri ricollegabile a questo luogo di finzione. Inoltre, non c’è accordo fra i varie autori; quelli che scrissero per primi tendevano a identificare la città principale del re in Carlisle, vicino al confine con la Scozia, o in Caerleon, nel Galles meridionale. Queste ultime due città esistono e sono anche state importanti centri romani. Camelot sembra invece più cara agli scrittori francesi. Secoli dopo, quando Sir Thomas Malory riscriverà le vicende arturiane ( Le Morte d’Arthur 1485), posizionerà Camelot a Winchester, nel sud dell’Inghilterra. Secondo gli archeologi invece, una delle più probabili roccaforti riconducibili ad un Artù storico è South Cadbury, nel Somerset. Questo luogo non viene citato in alcun brano fino al 1542 (sarà John Leland a compiere questa connessione, basandosi su alcuni toponimi), tuttavia su questa collina fortificata sono state trovate tracce di un importante fortino corrispondente all’eventuale epoca dell’Artù storico (V secolo).

 

Caerleon, candidata ideale

Secondo Goffredo di Monmouth, il primo autore a lasciarci una sorta di biografia arturiana, Caerleon era il quartier generale di re Artù.
Non è difficile immaginare perché l’autore collochi lì la base del regno; la città sorge a poca distanza da Monmouth, città natale del monaco. Inoltre le prime testimonianze relative ad Artù sono gallesi, quindi di quelle stesse terre. Tuttavia non ci sono evidenze di una possibile corte di grandi dimensioni nel piccolo centro di Caerleon, sebbene esso fosse un insediamento romano. Isca Augusta, così si chiamava all’epoca, riporta ancora oggi i resti di un’area residenziale, ma soprattutto di una zona termale dove oggi sorge un museo, e di un enorme anfiteatro. L’accampamento risale almeno all’anno 74 dc. La zona venne abbandonata dai romani diventando poi un accampamento gallese e britannico. Che in questo periodo sia stata il quartier generale di un grande Signore della guerra?
In realtà, a parte Goffredo, sono pochi gli autori a dare per buona questa ipotesi, e questa idea si perse nei secoli. Il successo passò poi ad altre città, rimaste più vivide nella memoria collettiva. Fra queste sicuramente Logres, che si pensa corrispondere all’odierna Londra.

Caerleon
L’enorme anfiteatro romano di Caerleon

Nell’Historia regum Britannie Goffredo non parla della Tavola Rotonda; quest’oggetto ancora non esiste nella leggenda. La tavola verrà introdotta da Robert Wace, vent’anni dopo, nel Roman de Brut; tuttavia si è ipotizzato che, con Caerleon come città base di Artù, il grande anfiteatro romano potesse essere una sorta di tavola rotonda nel quale i cavalieri del re trovassero posto, tutti eguali fra loro. Una teoria del genere è presente anche per il grande anfiteatro di Chester. Al momento non possiamo che fantasticare sopra questi dati, purtroppo non c’è nulla che ricolleghi storicamente Artù al bel centro gallese; tuttavia Caerleon è un luogo modesto e tranquillo dove gustarsi una tazza di tè dopo una passeggiata rigenerante.
La sorte dei luoghi arturiani sembra segnata da questa incertezza continua; gli autori citano luoghi, poi altri ne citano altri. Alcuni esistono, altri no, altri ancora esistono ma presentano caratteristiche completamente diverse da quelle descritte nei testi arturiani.
La nostra ricerca continua, ma non sappiamo se avrà mai una fine.

 

Bibliografia consigliata: E. Archibald e A. Putter (A cura di),
The Cambridge companion to the Arthurian legend,
Cambridge University Press, 2009