Fra le nebbie di Avalon

Avvolta dal mistero e da un’aurea mistica, Avalon è un isola di cui tutti abbiamo sentito parlare. Conosciamo le sue nebbie. Sicuramente conosciamo il suo legame con re Artù. Ma cosa sappiamo esattamente di questo luogo? E’ forse reale? O ancora una volta ci troviamo di fronte all’immaginaria geografia arturiana? Scopriamolo insieme!

Avalon isola delle mele

L’isola appare per la prima volta in Goffredo di Monmouth, che come sappiamo è anche il nostro punto di riferimento per le avventure di Artù. Qui secondo l’autore, il re viene portato per essere curato dopo la battaglia di Camlann. Questo luogo è avvolto dalle nebbie, e vi risiede una confraternita di nove sorelle guidate da Morgana la fata. Morgana è in questo periodo ancora un personaggio completamente positivo. Ella fa sì che le ferite di Artù vengano curate magicamente, tuttavia queste sono talmente profonde che l’attesa del re sull’isola sarà lunghissima.
Goffredo ci dice anche che Avalon è conosciuta come isola delle mele (Insula Pomorum). Perché tale riferimento al frutto perfetto?
Le mele sono spesso associate all’Oltretomba. Questo avviene nella cultura mediterranea come in quella celtica. Probabilmente il motivo indica che di fatto Artù è passato a miglior vita, oppure vive ma si trova comunque nel regno dei morti. Avalon è forse un’anticamera dell’Aldilà. Non a casa si è pensato potesse trovarsi in medio-oriente, vicino al Paradiso terreste di dantesca concezione.

Avalon, Artù e il mondo dei morti

Ma quello delle mele non è l’unico riferimento all’Oltretomba che troviamo per questo tema. Un’opera del XII secolo chiamata Floriant et Florete ci racconta di come Avalon si troverebbe invero in Sicilia. Artù dormirebbe quindi in cima al monte Etna. Questo elemento passò dalla letteratura al folklore. Esiste infatti una leggenda molto radicata nel Medioevo che voleva l’Etna come ingresso del mondo dei morti. E che vuole Artù come guardiano di questo ingresso. A parlarci di questo tema così affascinante, autori del calibro di Gervasio da Tilbury, nei suoi Otia Imperialia. Il re è sempre ferito, ma cosciente. Impossibilitato a lasciare quel luogo di passaggio, governa l’accesso fra Oltretomba e terra.

La Glastonbury Tor

C’è un luogo fisico che corrisponderebbe ad Avalon. Si trova nel Somerset, in Inghilterra. Terra da sempre legata alle vicende arturiane.

La Glastonbury Tor

Qui Avalon si trova in cima ad una collina, dove sorge la Glastonbury Tor. Non solo questa torre viene considerata dalla comunità Wicca come l’accesso al mondo dei morti, ma l’area è anche circondata da meli. Tuttavia non si tratta di un’isola, bensì di una collina.
Questo luogo era, al tempo di Goffredo, circondata da paludi: le acque cingevano la collina, dandole l’aspetto di un’isola circondata dalle nebbie. Artù dimorerebbe qui, pronto a ritornare quando l’Inghilterra necessiterà di lui.

Insomma, reale o immaginario, Avalon è un altro di quei luoghi della geografia di Artù che ci riempie la mente di suggestioni. E’ l’elemento magico, mistico, che ci attrae lì. Così come questa Storia appena palpabile. Priva di basi, così leggera. Dove starà la verità?